Def Regione Lazio 2020 troppo carente: da noi misure per rilanciare Occupazione, Sanità e Infrastrutture

In questo DEFR c’è una analisi puntuale del passato. Assomiglia quasi ad un conto consuntivo, dove c’è ben poco per il presente e il futuro. Il documento di economia e finanza regionale dovrebbe contenere gli indirizzi programmatici e le priorità di intervento su cui la Regione intende agire per migliorare la vita dei cittadini. Di tutto questo neanche l’ombra. Su politiche sociali, fiscali, misure per l’occupazione e le imprese solo qualche richiamo. Mancano le iniziative.
Mi chiedo il presidente Zingaretti vuole mantenere l’attuale status quo?
E perché non è venuto in aula a discutere con noi del documento?
Noi restiamo ai fatti. Sulla sanità siamo al terzo annuncio dell’uscita dal regime di commissariamento. Sul concreto poco o niente. I Pronto Soccorso sono al collasso, gli utenti costretti ogni giorno a combattere con un percorso ad ostacoli fatto di barelle, letti di fortuna e stanze in cui i pazienti sono parcheggiati in attesa di trasferimento. Le liste d’attesa, nonostante quattro piani straordinari sono sempre più lunghe. Per un esame vitale come la mammografia si arriva a 300 giorni d’attesa. Occorre rafforzare i servizi sul territorio come ha fatto il Veneto che ha puntato sull’incremento del numero delle prestazioni. Altrettanto efficace è il modello dell’Emilia Romagna, dove è stata ampliata l’offerta sanitaria attraverso l’acquisto dal privato accreditato di prestazioni a tariffa calmierata. Per la provincia di Latina ci tengo a sottolineare la presentazione di un emendamento per la realizzazione di un nuovo ospedale del capoluogo, attraverso lo strumento del progetto di finanza.
Sul piano delle infrastrutture abbiamo provato ad integrare lo scarno capitolo degli obiettivi strategici con l’inserimento della Pedemontana di Formia, opera integrante del Corridoio plurimodale Tirreno-Nord Europa. Si tratta di una strada strategica per tutto il territorio regionale, necessaria per migliorare la mobilità in tutto il basso Lazio, in particolare nel territorio del sud pontino. Altrettanto indispensabile è il collegamento ferroviario sulla linea Roma-Napoli, tra Cassino ed il porto Gaeta, con la connessione delle province di Frosinone e Latina, crea di fatto una intermodalità trasversale in tutto il Lazio e una piattaforma logistica fondamentale per lo scambio delle merci e per lo sviluppo economico dei territori.
Non meno importante è il tema del rilancio economico. A partire dalla nostra proposta di concludere accordi di programma per la ristrutturazione economica di aree o distretti industriali dismessi da destinare a nuovi investimenti produttivi, senza dimenticare le iniziative volte alla defiscalizzazione per favorire la competitività delle PMI, nonché incentivi per l’assunzione degli over 40. Questi i nostri contributi per migliorare un documento troppo carente e poco rispondente alle esigenze del territorio laziale

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