Edilizia, per combattere la recessione serve programmazione
I dati illustrati dal segretario generale della Filca-Cisl del Lazio, Stefano Macale, sul settore delle costruzioni non fanno che confermare l’assenza di una politica economica seria e capace da parte del presidente Zingaretti. Siamo passati, stando ai dati Istat, dai 212.783 occupati nel comparto nel secondo trimestre 2010 e ai 141 mila del terzo trimestre del 2014. A Latina nel 2010 le ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga per il comparto erano 705.701 mentre nel 2014 sono state 1.007.988, con un aumento percentuale del 42,83% delle ore autorizzate. Nel Lazio a partire dal 2009 secondo i dati della cassa edile delle 5 province del Lazio sono stati 38.761 i lavoratori ad aver perso il posto di lavoro a cui si devono aggiungere 2.518 operai iscritti alla Edilcassa del Lazio. Dal 2009, nel settore edile a Latina e provincia, sono 3.295 gli operai in meno, 405 le ditte che hanno cessato l’attività, 2 milioni 900 mila le ore lavorate in meno. A questi si aggiungano tutte le figure professionali che fanno parte dell’indotto legato ai cantieri. La crisi ormai è strutturale e non più ciclica. Il mondo dell’edilizia sta cambiando e il ruolo della Regione Lazio dovrebbe essere quello di agevolare il cambiamento recependo le istanze dei territori, delle associazioni datoriali, delle imprese. L’edilizia è un comparto fondamentale per la nostra economia. Il settore edile, non potendo essere delocalizzato, può fungere da motore della ripresa. Ma non può farlo da solo. Per questo la Regione Lazio e il presidente Zingaretti smettano di giocare con le parole e comincino seriamente a mettere in atto opere pubbliche, progetti per combattere il rischio idrogeologico e infrastrutture facendo leva su tre assi quali ristrutturazione, riqualificazione e rigenerazione. Quello che serve e che gli operatori chiedono non sono aiuti a pioggia ma piani di sviluppo, programmazione e trasparenza di cui non si vede, purtroppo, alcuna traccia neanche nel bilancio 2015.
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