Il pavimento della piastra ambulatoriale dell’ospedale Goretti inaugurato a giugno 2022 è tutto da rifare. La Asl di Latina dona disservizi ai cittadini e al personale

La piastra ambulatoriale realizzata nei locali ex 118 dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dovrà essere chiusa per lavori di rifacimento della pavimentazione.
Nulla di strano se non fosse che quel pavimento è stato realizzato meno di un anno fa e che l’inaugurazione dell’ala rinnovata, con un investimento totale di oltre 600mila euro, dell’ospedale di Latina è stata effettuata, con la solita pompa magna, il 16 giugno 2022. In quell’occasione non potevamo che esprimere soddisfazione per quello che, almeno negli intenti, sarebbe dovuto essere un valore aggiunto per la sanità pontina ed in particolare per la struttura di riferimento, anche in qualità di Dea di II livello, per l’intera provincia di Latina.
Peccato che a sei mesi di distanza il pavimento dei locali si sarebbe alzato rendendo inagibili i locali che ospitano alcuni poliambulatori ed ambulatori specialistici come Cardiologia, Endocrinologia, Nefrologia, Neurologia, Pneumologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Ginecologia, Neurochirurgia, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Urologia.
Questo significa che per circa un mese quell’area sarà inagibile, che le visite dovranno essere dirottate altrove, che i pazienti dovranno essere avvisati dello spostamento e che sia per gli utenti che per il personale le criticità aumenteranno.
Come al solito la Asl di Latina mentre la ditta eseguiva i lavori si è ben guardata dal vigilare sull’avanzamento, la qualità e la precisione della messa in opera.
Il servizio tecnico della Asl doveva essere impegnato altrove in ben più importanti emergenze rispetto all’esigenza di assicurarsi che i lavori venissero eseguiti come da capitolato e a regola d’arte onde evitare di dover ripetere tutto daccapo.
Il direttore generale della Asl di Latina dovrebbe concentrare l’attenzione su queste omissioni di responsabilità anziché su chi potrebbe garantirle, seguendo il vento del momento, fulgide ed ambiziose mete personali.
Ma parliamo di responsabilità che, evidentemente, non riesce a trovare casa nelle alte sfere della Asl di Latina dove si fa di tutto tranne che svolgere bene ruolo e funzioni che spettano alla dirigenza lautamente retribuita con i soldi dei cittadini

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