Referendum: un NO di speranza per un’Italia libera e democratica
Domenica 4 dicembre siamo chiamati a votare al referendum e a scegliere se approvare o respingere la riforma costituzionale proposta dal Governo Renzi. In questi mesi come Forza Italia, abbiamo affrontato dibattiti. Ci siamo interrogati sul futuro e sulle conseguenze che l’eventuale approvazione della riforma comporterebbe per i nostri cittadini. E, con fermezza e consapevolezza, la nostra posizione per il “no” è diventata ancora più forte. Abbiamo incontrato i cittadini, abbiamo parlato con loro, abbiamo cercato di spiegare le nostre ragioni senza mai denigrare quelle degli altri. Siamo partiti dal presupposto che i cittadini non abbiamo bisogno di essere, come si direbbe in gergo, imboccati ma abbiano bisogno di formulare in modo autonomo la propria opinione. A due giorni dal voto credo che questo compito sia stato svolto ed oggi continuiamo a dire no ad un riforma che nasce monca. Approvata da un parlamento illegittimo. Non condivisa da tutte le forze politiche espressione del nostro Paese. L’unico dato certo è che questa riforma costituzionale, complessa e contorta, non entra nel merito dei problemi che attanagliano la nostra vita e, in nome di una falso rinnovamento, restringe i poteri dell’elettorato, elimina il voto popolare al Senato, riduce drasticamente il ruolo delle autonomie regionali e locali, allontana i servizi dai cittadini, è fortemente accentratrice in barba al principio di sussidiarietà, all’insegna di una velocizzazione autoritaria dei procedimenti legislativi, non taglia gli sprechi. Diciamo e votiamo no perché la Costituzione, come accaduto nel 1948, deve unire un popolo mentre la riforma proposta da Renzi ha spaccato il Paese in due. Il No di Forza Italia non è un no che divide ma che unisce in nome di un cambiamento vero e in vista di una nuova riforma vera che sia in grado, senza artifizi, di cambiare in meglio e di far uscire la nostra Italia dal torpore. Votare No non significa essere sterili conservatori ma significa avere la consapevolezza che una riforma “pasticciata” complica e non semplifica la vita di ciascuno di noi. Il no di Forza Italia, è il no di tutti quei cittadini che credono in un Paese libero e democratico e non si lasciano strumentalizzare da false promesse e ipotetici miracoli. Di tutti quei cittadini che non vedono la Costituzione come intoccabile ma che vogliono mutarne solo gli aspetti non più rispondenti agli inevitabili cambiamenti dei tempi e dei processi senza stravolgerne i principi fondamentali che rendono la nostra Italia un Paese libero e democratico. Mi auguro che oggi più che mai, data l’importanza del quesito a cui siamo chiamati a rispondere gli indecisi e i fautori dell’astensionismo vadano comunque a votare. Perché quello di domenica è un referendum confermativo e questo significa che non serve il quorum perché la riforma sia approvata o respinta. Non andare a votare si tradurrebbe nel delegare ad altri il nostro futuro. Oggi ciascuno di noi ha un solo dovere, votare e in modo consapevole. E per questo dobbiamo riempirlo di contenuti. Perché la partecipazione è la radice della democrazia e della libertà.
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