Sanità
Ci sono cose nella vita di ognuno di noi che non possono dipendere esclusivamente dai calcoli economici. Una di queste, sicuramente una delle più importanti, è la nostra salute. Il diritto di ognuno di noi di sentirsi bene e di godere dei nostri affetti e della nostra quotidianità.
È compito della politica che lavora seriamente difendere questo diritto giorno dopo giorno, scendendo in strada con le persone, trovando soluzioni sostenibili che vadano incontro ai loro bisogni. Personalmente l’ho fatto e continuerò a farlo, sia come cittadino tra i cittadini nelle pacifiche manifestazioni davanti al palazzo della Regione e davanti agli ospedali a rischio, sia come consigliere con gli strumenti a mia disposizione.
A muovermi la convinzione che la sanità del Lazio e della provincia di Latina non può essere costretta a fare i salti mortali. Non possono essere costretti a farli i medici, gli infermieri, i tecnici che, con il loro lavoro, hanno permesso alla sanità di raggiungere vette di eccellenza nell’assistenza e nella cura su tutto il territorio regionale, non solo a Roma come spesso si vuol far credere per giustificare i tagli. Vette di eccellenza che la Regione dovrebbe valorizzare.
La politica che lavora è anche quella che cura.