Sanità: incendio al Goretti di Latina, grazie a promesse di Zingaretti pazienti costantemente in pericolo

La sanità negli ospedali della provincia di Latina continua a reggersi sui “fortunatamente”. La notizia del principio di incendio, verificatosi, in una stanza dedicata al personale nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, credo si commenti da sola. E leggere, come accaduto per il crollo del soffitto della Casa della Salute di Sezze, per il crollo di una parte del soffitto del Pronto soccorso del Dono Svizzero di Formia, e per la donna incinta caduta a causa della rottura di un lettino visita sempre al Goretti di Latina, che “fortunatamente” non ci sono stati morti o feriti non conforta affatto. Perché questi sono i segnali della totale inadeguatezza degli ospedali della nostra provincia ad assicurare cure e sicurezza ai pazienti nonché al personale. Perché quanto accade dimostra come in tre anni e mezzo il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, e tutto il centrosinistra a partire dai rappresentanti della provincia di Latina, nulla abbiano fatto per colmare un abisso di inadeguatezza e costante emergenza in cui le strutture versano. Perché l’accaduto avvalora quanto affermiamo da sempre sul fatto che con le promesse non mantenute di Zingaretti potremmo costruire, mattoncino su mattoncino, non uno ma cento ospedali nuovi. Ora il presidente Zingaretti ci dirà che è stata approvata la terza fase del programma di edilizia sanitaria e che grazie a questo piano saranno messe in sicurezza le strutture, applicati i presidi antincendio di ultima generazione, realizzato il Dea di II livello al Goretti di Latina. I cittadini sono stanchi di leggere sempre le stesse cose che poi non trovano attuazione. La situazione in cui versa la sanità nella provincia di Latina, e nel Lazio, è un incendio che Zingaretti pensa di poter spegnere con un bicchiere d’acqua ogni tanto. E’ una emergenza a cui oggi, non domani, non tra sei mesi, si deve trovare risposta e soluzione attuativa e concreta. Cominciamo a pensare che forse, e ci auguriamo che ovviamente non accada mai, solo quando in questi incidenti la parola “fortunatamente” sarà sostituita dalla parola “purtroppo” qualcosa si muoverà davvero. Meno di 48 ore fa grazie alla prontezza del personale si è evitato che mamme e bimbi appena nati cadessero vittime dell’irreparabile. A queste mamme, alle loro famiglie, a cui va la nostra vicinanza, Zingaretti dovrebbe avere il coraggio di dire che la responsabilità è solo la sua, dovrebbe scusarsi di quanto accaduto ammettendo che i nostri appelli ad intervenire ha preferito lasciarli cadere nel vuoto. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma purtroppo senza un piano di interventi mirato ed immediato questi non resteranno casi isolati e prima o poi dal sospiro di sollievo si passerà alle condoglianze.

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