Sanità, rapporto Censis fotografa alla perfezione i fallimenti di Zingaretti

Il rapporto “Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali osservatorio Lazio” presentato oggi dal Censis dimostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, il totale fallimento della politica sanitaria messa in atto da Zingaretti. E, cosa ancora peggiore, evidenzia l’assenza di qualsivoglia programmazione per il futuro. I numeri sono drammatici. La percezione dei cittadini, rispetto ai servizi sanitari, tutta con segno negativo. Tanto che sulla sanità nelle province solo il 20% degli intervistati esprime un giudizio positivo. Il rapporto mette nero su bianco quello che diciamo, purtroppo inascoltati, da anni. Il 17,7% della popolazione laziale è a rischio povertà, contro un valore medio del Centro Italia pari al 15%. Per il 71% degli intervistati la principale ragione di preoccupazione sta nella impossibilità di fare fronte alle spese sanitarie. Paure che hanno portato il 33,2% a rinunciare alle spese mediche. Sempre secondo il rapporto il 79,1% delle famiglie che hanno avuto bisogno di cure negli ultimi due anni, a causa delle lunghe liste d’attesa, si è rivolto alla sanità privata. Una spesa che pesa sui cittadini, “senza significativi recuperi fiscali e, soprattutto, senza un’adeguata organizzazione e intermediazione che ne possa massimizzare l’efficacia”. Questa è la dimensione esatta della percezione reale che i cittadini hanno della sanità. Questi sono dati che siamo curiosi di vedere come riuscirà Zingaretti a rimodellare a suo vantaggio. Questo è il sipario che cala sulla totale assenza di interventi per migliorare l’offerta sanitaria nel Lazio e, soprattutto nelle sue province, dove i cittadini si sentono abbandonati a se stessi, dove le liste d’attesa superano di gran lunga l’anno, dove ammalarsi e accedere alle cure è diventato privilegio per pochissimi. Rinunciare alle cure, ritardare gli accertamenti, significa mettere a rischio la propria vita. Una vergogna che si trascina nel disinteresse del presidente della Regione Lazio che anziché conoscere quello che sta accadendo nella regione che dovrebbe amministrare, preferisce parlare di nuova era, di salto di qualità, di fine della crisi mentre le comunità soffrono e le famiglie sono allo stremo. Rivoluzionare il sistema significa prendere atto dei problemi e risolverli. Ma con Zingaretti siamo ancora lontanissimi anche dalla semplice constatazione dell’esistenza di questo dramma che pesa solo sui cittadini in termini di inefficienza dei servizi e di costi.

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