SIMEONE: «RIFIUTI, DA ZINGARETTI E’ INDISPENSABILE UN PIANO REALISTICO E IMMEDIATAMENTE OPERATIVO»

Intervento del consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, in merito al piano regionale dei rifiuti che il presidente della Regione Zingaretti ha annunciato di voler presentare entro dicembre

«Il piano dei rifiuti, secondo quanto annunciato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti al convegno della Cisl di Rieti dovrebbe essere pronto entro dicembre. La definizione del piano in tempi rapidi è un dovere per una Regione, come il Lazio, che presenta dati allarmanti sulla gestione, incertezze sugli impianti, percentuali (22.1% da dati Cisl) di raccolta differenziata al minimo storico. Per un piano efficiente dobbiamo partire da qui. Dobbiamo superare la dicotomia tra teoria e prassi. Il limite più grande dei piani rifiuti elaborati dalle precedenti amministrazioni stava proprio nell’incapacità di essere realisti. Il nostro obiettivo, da perseguire con la massima rapidità, è il raggiungimento della raccolta differenziata per lo meno al 65%. Il nuovo piano, però, deve essere realista e quindi non può non considerare che oggi la raccolta differenziata è al 25% pertanto, deve prevedere una impiantistica tale da soddisfare il fabbisogno necessario.
Negare l’evidenza e nascondere i rifiuti sotto il tappeto non serve a nessuno. Piaccia o non piaccia la realtà è questa. Zingaretti spiega che “è fondamentale un ritorno alla legalità e alle certezze sulla sostenibilità dell’impiantisca”. Siamo d’accordo e lo siamo sempre stati. Ma non possiamo che avere qualche perplessità sulle procedure che si intendono seguire. In questi anni il piano dei rifiuti è stato uno scimmiottamento delle esigenze espresse dai territori. Le proposte avanzate, come nel caso della provincia di Latina, sono sempre state ignorate. Vogliamo introdurre una nuova cultura in materia? Bene, cominciamo dalla Regione. Il presidente Zingaretti apra al confronto, recepisca le proposte dei territori, e soprattutto riparta da zero rispetto a piani che sono stati la fotocopia di quelli precedenti con il risultato di garantire il monopolio delle discariche, acuire l’emergenza dei siti di smaltimento (come ad esempio Borgo Montello e Malagrotta) ormai in esaurimento, dare adito ad allarmismi e paure nei nostri cittadini con dichiarazioni che mettono in luce danni all’ambiente e pericoli per la salute. E la soluzione non può certo essere quella di portare i rifiuti oltre i confini regionali. Redigere un piano dei rifiuti realista, che sia efficace significa prima di tutto programmare e scegliere senza paura. Dobbiamo rendere i territori autonomi. Fornire tutti gli strumenti per agevolare la chiusura del ciclo di gestione integrata dei rifiuti negli ambiti di riferimento. I Comuni della provincia di Latina sono costretti, a causa di una carenza strutturale di infrastrutture e impianti, a sostenere oneri altissimi legati al trasporto dei rifiuti. Il tutto disattendendo i principi di territorialità ed economicità che dovrebbero essere alla base di una sana gestione del ciclo dei rifiuti che passa di necessità anche per la realizzazione di impianti a tecnologia avanzata. Alla base del piano dei rifiuti ci deve essere il rispetto del principio di solidarietà, che consentirebbe alla nostra provincia di intervenire a sostegno dei territori in emergenza, anche se solo per periodi limitati; la riduzione della produzione e la regolamentazione della gestione dei rifiuti attraverso un sistema integrato; l’impiego di moderne tecnologie in modo da assicurare le più alte garanzie di protezione dell’ambiente e di tutela della salute dei cittadini. Riduzione, recupero e riutilizzo dei rifiuti urbani e speciali, devono essere le nostre priorità. Solo in questo modo potremo rispondere al criterio di autosufficienza. L’emergenza dei rifiuti si può contrastare e risolvere solo se si comprende che la risposta non sta negli slogan che colpiscono l’emotività dei nostri cittadini ma con regole chiare, trasparenti e coraggiose che
sappiano far leva sulla scienza, la tecnologia e la conoscenza che sole possono dare un risultato concreto capace di migliorare davvero la vita delle comunità che rappresentiamo».

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