SIMEONE: “Rifiuti, per Falcognana e tutto il Lazio serve trasparenza

Il consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, interviene in merito al metodo della giunta Zingaretti di affrontare l’emergenza. “Servono impianti. Basta nascondersi dietro alle percentuali fasulle”

“La discussione che si è aperta in consiglio regionale sul “caso Falcognana” ci ha fornito lo spunto per una fondamentale riflessione sulla questione dei rifiuti. Una materia complessa che il consiglio regionale e la giunta Zingaretti hanno il dovere di affrontare nella massima trasparenza e con una assoluta consapevolezza delle esigenze di tutte le province del Lazio. Il tutto assumendosi la responsabilità, non come accaduto con Falcognana, di ogni decisione che viene assunta. I rifiuti hanno bisogno di condivisione sulle scelte, di programmazione, hanno bisogno di larghe intese che possano risolvere le emergenze in modo definitivo e non limitarsi a rincorrerle. Nascondersi non è più possibile né tanto meno consentito. Esiste un piano regionale dei rifiuti che deve essere rivisto e in tempi brevi. Siamo tutti concordi sul fatto che la raccolta differenziata sia la chiave di volta nel processo di gestione dei rifiuti. E proprio su questo tema dobbiamo essere realistici smettendola di nasconderci dietro le parole. La legge impone una raccolta differenziata al 65% come minimo. Noi siamo fermi al 25% con tutti i problemi connessi allo smaltimento. Oggi il 75% del rifiuto è indifferenziato. Il nostro obiettivo è invertire questi numeri. Per farlo è indispensabile rivedere la dotazione impiantistica del Lazio, comprendere quali siano i territori ancora scoperti, provvedere a colmare tutti quei gap per rendere tutte le province autonome nella chiusura dell’intero ciclo dei rifiuti. E farlo in una logica di libero mercato per evitare di passare dalla dittatura delle discariche a quelle degli impianti. In questo modo, non sommando commissioni che controllano altre commissioni possiamo dare risposte reali e credibili ai nostri cittadini. In merito poi alle dichiarazioni del pentito Schiavone è ovvio che destano preoccupazione e bisogna mantenere la guardia molto alta. Ma non dobbiamo cedere all’allarmismo. Sulla discarica di Montello sono stati fatti i rilievi, sono state compiute verifiche su verifiche per accertare la presenza di rifiuti tossici. Il risultato è sempre stato negativo. Questo non significa voler fare finta di nulla o voler nascondere chissà cosa. E’ giusto coinvolgere la Procura della Repubblica di Latina, l’Arpa di Latina, il Noe e tutti gli altri organismi che sono deputati al controllo ad effettuare tutte le analisi necessarie a garantire la salute e la sicurezza dei cittadini. Ma il nostro compito, come politici ed istituzioni, è andare avanti e trovare gli strumenti per chiudere sui territori l’intero ciclo dei rifiuti in modo trasparente ed efficace. Solo così si eviteranno situazioni analoghe e strumentalizzazioni da parte di chiunque”.

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