Trasporti: revisione degli orari priorità per dare risposte ai pendolari. Le soluzioni ci sono basta attuarle
Redazione del “Piano della mobilità” che garantisca il miglioramento dell’efficienza del sistema trasporti del Lazio. Revisione degli orari dei treni e politiche volte a migliorare la vita dei pendolari sul piano della qualità e dell’efficienza del servizio. Reintroduzione della detrazione di una parte delle spese per l’abbonamento del trasporto pubblico locale e ferroviario nel Lazio. Sono questi i tre punti imprescindibili su cui lavorare per dare risposte ai pendolari della nostra Regione. In questi anni ho unito la mia voce a quella dei cittadini e dei Comitati, giustamente e legittimamente, insorti a causa dei disagi che la modifica del piano orario introdotto a dicembre 2016 ha comportato. Resto al loro fianco come sempre conscio che purtroppo la loro voce, a causa dell’inerzia Zingaretti, è rimasta inascoltata scontrandosi con un muro di gomma fatto di silenzi, di promesse mancate e revisioni degli orari che non hanno di fatto risolto nulla. A perderci è la qualità di vita per coloro che, non occasionalmente, ma ogni santo giorno utilizzano il treno per recarsi dai Comuni della nostra provincia a Roma e viceversa per motivi di lavoro o di studio. Quello che troviamo inaccettabile è che chi ha governato sino ad oggi la Regione Lazio abbia applicato una revisione degli orari senza mai ascoltare le effettive esigenze dei pendolari. Che abbia deliberatamente ignorato mesi e mesi di disagi, mobilitazioni e proteste. La scelta di apportare delle modifiche all’orario dei treni doveva nascere sulla base del buon senso, dell’ascolto e del confronto prima di tutto con chi usufruisce in via prioritaria di questo servizio. Doveva essere mirata a migliorare il servizio e non, come in questo caso, a peggiorarlo. Chi amministra non può e non deve governare, come accaduto, a suon di prepotenza ed arroganza. Le sperimentazioni non si fanno a carico dei cittadini. I monitoraggi devono essere effettuati prima per rilevare le criticità e risolverle avanzando proposte che hanno validità solo e soltanto se migliorano un servizio. Rispetto le opinioni di tutti ma la mia idea resta la stessa. Oggi quello che serve è una visione generale del sistema e una programmazione che segua all’apertura di un tavolo di confronto con i pendolari non per dargli un contentino ma per ascoltarli e, insieme, mettere a punto quegli aggiustamenti necessari a ridurre il più possibile il margine dei disagi che sono costretti a vivere. Perché se una persona, facendo un esempio, prima impiegava per recarsi a Roma 40 minuti ed oggi ne impiega 60 a mio parere siamo di fronte ad un disservizio e non ad un capriccio. Le risposte ci sono ma è mancata la volontà di attuarle. Bastano pragmatismo e coraggio. Due doti che in cinque anni Zingaretti e il centrosinistra hanno dimostrato di non possedere.
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