Indicazioni per il ricorso ai test sierologici per indagine di sieroprevalenza sugli operatori sanitari e delle forze dell’ordine
È stata approvata la delibera regionale contenente le indicazioni sui test sierologici su operatori sanitari, delle Forze dell’Ordine nella regione Lazio e in specifici contesti di comunità all’interno di indagini di sieroprevalenza.
Vengono individuate le caratteristiche tecniche per le indagini di sieroprevalenza attraverso diverse tipologie di metodiche.
L’adesione all’indagine è individuale e volontaria e l’operatore sanitario e delle Forze dell’Ordine dovrà essere informato della valenza e dei limiti del test sottoscrivendo l’autorizzazione all’utilizzo dei suoi dati e l’utilizzo ai fini di sanità pubblica.
In caso di positività sierologica alle IgG (immunoglobuline G) si dovrà eseguire il tampone naso-faringeo e in caso di positività il soggetto deve andare in isolamento, con segnalazione al medico curante.
Saranno, con successivo provvedimento della Direzione regionale Salute, adottati i format da utilizzare per l’informativa e l’adesione del lavoratore sottoposto ad indagine, l’approvazione dell’elenco dei laboratori di analisi autorizzati in grado di effettuare test sierologici per l’identificazione di anticorpi diretti verso il virus SARS-CoV 2.
Allo scopo di fornire utili informazioni in merito al valore delle prestazioni in oggetto (prelievo, test e refertazione), attualmente non comprese nei livelli essenziali di assistenza, sono riportati i valori e riferimenti delle prestazioni assimilabili che sono: per il prelievo di sangue venoso 2,58 euro, per il prelievo a domicilio di sangue venoso 14 euro; Test sierologico: la ricerca di anticorpi da siero in Elisa/Clia 12,65 euro, ovvero per la ricerca di anticorpi con metodo capillare in immunofluorescenza 15,07 euro.
Per leggere la delibera completa, cliccare qui:






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